FAQ
Quali sono i riferimenti normativi principali sul rumore?
La Legge Quadro sull’inquinamento acustico, “Legge 26 ottobre 1995, n. 447”, stabilisce i Principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico, ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione. A questa Legge è stata data attuazione con una serie di decreti che disciplinano in maniera dettagliata la materia dell’Acustica in tutti i suoi settori.
Cos’è la classificazione acustica degli edifici?
A luglio 2010 è stata emanata la norma tecnica UNI 11367 che definisce una procedura per classificare acusticamente le unità immobiliari sulla base di misure fonometriche eseguite a fine lavori. Ogni appartamento viene caratterizzato con 5 classi acustiche, una per ogni tipologia di rumore (rumori aerei, calpestio, isolamento di facciata, rumori da impianti a funzionamento continuo e discontinuo). Dalle 5 classi è possibile ricavare un’unica classe acustica globale.
Che cos’è l’ acustica architettonica?
L’acustica architettonica riguarda le sale da concerto, i teatri, i cinema, gli studi di ripresa cinematografica, radiofonica e televisiva; consiste nello studio delle caratteristiche volumetriche e costruttive della sala, dei materiali costruttivi e delle forme architettoniche, al fine di ottenere una buona audizione in ogni punto della sala per rendere l’ascolto diretto e la riproduzione più gradevole possibile, ed evitare concentrazioni focali di suono o ombre sonore.
Per definire la qualità acustica di un locale è stato introdotto il tempo di riverberazione, il quale indica il tempo di decadimento, in secondi, necessario affinché, in un punto di un ambiente chiuso, il livello sonoro si riduca di una certa entità rispetto a quello che si ha nell’istante in cui la sorgente sonora ha finito di emettere.
Che cos’è l’acustica edilizia?
L’acustica edilizia opera con l’obiettivo primario di migliorare ed ottimizzare la qualità ed il confort degli ambienti abitativi interni ed esterni fruiti dagli individui e dalle comunità.
Sia per i nuovi edifici, sia per ristrutturazione di edifici esistenti, devono essere seguite norme progettuali e costruttive atte garantire un isolamento acustico adeguato, secondo quanto stabilito dalle normative vigenti, sia da sorgenti di rumore interne (ad esempio impianti e/o servizi, altri inquilini, ecc), sia da sorgenti esterne (ad esempio traffico e rumore ambientale in genere).
L’acustica edilizia prende in considerazione:
– Isolamento Acustico per via aerea fra ambienti: valutazione dell’isolamento fra due ambienti adiacenti e sovrapposti appartenenti a differenti unità abitative.
– Isolamento Acustico per via aerea di facciate: valutazione dell’isolamento delle facciate rispetto al rumore proveniente dall’esterno.
– Isolamento Rumore da calpestio: valutazione dell’isolamento acustico da rumori da calpestio con sorgente normata.
Che cosa si intende con Inquinamento Acustico?
La Legge 447 del 1995 stabilisce che l’inquinamento Acustico è “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”.
È dimostrato che in tali scenari i suoni indesiderati o nocivi che inducono sensazioni di fastidio di disturbo sono dovuti prevalentemente, per quanto riguarda le sorgenti:
– al traffico stradale, ferroviario e aereo;
– alle attività produttive e ai pubblici esercizi;
– alle abitudini di vita dei cittadini;
e per quanto riguarda i ricettori
– all’errata dislocazione, forma e disposizione degli edifici;
– a scelte di materiali e impianti privi di idonee caratteristiche acustiche;
– alla debolezza dell’isolamento acustico verso l’esterno e fra partizioni interne.)
Cosa sono le valutazioni di requisiti acustici passivi degli edifici?
Una verifica dei requisiti acustici passivi consiste nel determinare se un edificio di nuova costruzione (o nel caso di modifiche di quelli esistenti) rispetta o meno i valori limite di isolamento ai rumori definiti nel decreto attuativo DPCM 5-12-1997 sulla “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici “e successivo DM 11/01/2017 sui criteri minimi ambientali per le gare d’appalto degli edifici pubblici e riguarda il “confort acustico”.
Questa legge è stata emanata al fine di garantire un ambiente di vita con basso livello di rumore e l’assenza di disturbo verso l’ambiente di vita confinante, così da scongiurare controversie legali.
Tale decreto definisce i valori (minimi o massimi) di rumore riscontrabili all’interno degli edifici riguardanti:
– Isolamento dai rumori tra differenti unità immobiliari
– Isolamento dai rumori esterni
– Isolamento dai rumori di calpestio
– Isolamento dai rumori di impianti a funzionamento continuo e discontinuo.
Quali sono le norme tecniche a livello internazionale, per la progettazione dei requisiti acustici passivi degli edifici?
A livello internazionale, le norme tecniche per la progettazione dei requisiti acustici passivi degli edifici sono rappresentate dallo standard UNI EN ISO 16283 (Acustica – Misure in opera dell’isolamento acustico in edifici ed elementi di edificio ) e nello specifico dalle seguenti 3 parti:
– UNI EN ISO 16283 – 1: Isolamento acustico per via aerea
– UNI EN ISO 16283 – 2 : Isolamento dal rumore di calpestio
– UNI EN ISO 16283 – 3 : Isolamento acustico di facciata